Area

Psicologica

IL MENTAL TRAINING E LA SUA APPLICAZIONE AL RUOLO DEL PORTIERE

a cura di: Dott.ssa Marianna Pertoldi

L’allenamento mentale individuale si occupa, di pari passo con quello fisico, della costruzione della consapevolezza e dello sviluppo delle abilità psico-fisiche, finalizzate al miglioramento delle prestazioni sportive agonistiche, fino al raggiungimento della prestazione ottimale, o “peak performance”.

La “peak performance”, o “flow”, o stato di vetta, è quella condizione particolare che l’atleta allenato riesce a ottenere creando le condizioni psicofisiche ottimali.

L’ideale sarebbe insegnare agli atleti, fin dalle loro prime esperienze sportive, a combinare l’esercizio fisico con quello mentale, ad esempio prestando attenzione alle variazioni di orientamento nello spazio e di tensione/rilassamento muscolare durante l’attività, e l’acquisizione di una corretta respirazione.

Se ne considerano solitamente sei, da cui poi approfondire tutte le diverse

capacità corollarie, e sono:

1) gli OBIETTIVI

2) l’AROUSAL

3) il PENSIERO e il SELF TALK

4) l’IMAGERY

5) l’ATTENZIONE

6) le EMOZIONI

La programmazione degli OBIETTIVI si occupa del chiarimento degli obiettivi, della loro distinzione per qualità e priorità secondo la valenza, della loro frammentazione in termini temporali, e del percorso pi adatto per conseguirli.

La gestione dell’AROUSAL lavora sulla consapevolezza e la gestione del proprio livello di attivazione psico-fisico, attraverso l’applicazione di diverse tecniche di attivazione/rilassamento e di conoscenza delle proprie modalità personali.

La costruzione di un PENSIERO POSITIVO e del SELF TALK (verbalizzazione con se stessi) utilizzano delle strategie di modificazione cognitiva che permettono di gestire le competenze mentali e comunicative finalizzandole a un comportamento agonistico utile.

L’IMAGERY è la capacità di anticipazione e gestione mentale del comportamento concreto e viene utilizzato anche come abilità prediletta nel recupero degli infortuni, attraverso percorsi completi di analisi e lavoro mentale sul gesto sportivo.

L’ATTENZIONE è una delle qualità più difficili da allenare, dipendendo da diverse variabili non tutte controllabili dall’atleta, ma con una profonda conoscenza di questa abilità ed esercizi specifici sulla sua gestione ed economia è possibile ottenere ottimi risultati e accedere allo stato di vetta.

La consapevolezza e l’utilizzo ottimale delle EMOZIONI sono l’ultima competenza ad essere solitamente trattata, necessitando di una precedente e salda acquisizione delle altre.

Questo soprattutto perché fra le emozioni viene considerata anche l’ANSIA e la sua gestione, attraverso sia le altre capacità mentali, che alcune specifiche tecniche allenabili e personalizzabili.

Il Team di Scuola Portieri

Allenamento, Tecnica, Psicologia, Medicina, Alimentazione e Marketing